Filtri in ceramica per l’acqua
Una tecnologia rivoluzionaria
Introduzione

Se pensiamo alla ceramica la prima immagine che ci viene non è sicuramente quella di un filtro per l’acqua! Molto più facilmente ci verranno in mente le stoviglie da cucina, le ceramiche d’arte o le piastrelle che abbiamo sul pavimento. In realtà quando si parla di ceramica ci si riferisce ad un ampio numero di composizioni chimiche e di processi produttivi che variano a seconda del manufatto da realizzare. Ad esempio nel caso delle piastrelle maioliche la composizione chimica è a base di argille calcaree con carbonati e ossidi metallici, ed il processo produttivo oltre alle fasi di essiccazione e di cottura, generalmente comuni a molti manufatti ceramici, prevede una fase di smaltatura. Sempre con riferimento al mondo delle piastrelle, un altro esempio potrebbe essere il gress porcellanato, in tal caso la composizione chimica è a base di silicati, quarzo, feldspati, argille caolinitiche e il processo produttivo prevede una pressatura a secco e in seguito all’essiccazione una cottura ad alte temperature (1200-1300°C). Un ultimo esempio se pensiamo alle porcellane da stoviglie, hanno una composizione chimica a base di caolino, quarzo, feldspati e il processo di produzione prevede il colaggio in stampi o la lavorazione al tornio. Questi sono solo alcuni esempi, In realtà le possibilità sono molte di più di quelle indicate, con la ceramica si posso realizzare anche dei componenti elettronici che necessitano di alta resistenza, degli scambiatori di calore da inserire all’interno di macchine per la ventilazione meccanica controllata, e molto altro. Ma i filtri per l’acqua?
I filtri per l’acqua in ceramica hanno una lunga storia. I primi sistemi di filtrazione acqua in ceramica risalgono alla prima metà dell’ottocento e si basano su studi effettuati da scienziati inglesi e francesi. L’esigenza principale in quegli anni era di rimuovere dall’acqua batteri come tifo e colera, a quei tempi in Europa responsabili di tragiche epidemie.
Ai giorni nostri la filtrazione dell’acqua a base di ceramica si è sviluppata fino ad arrivare a milioni di filtri prodotti ogni anno nel mondo. La ricerca e lo sviluppo di quasi due secoli hanno permesso di affinare i processi produttivi rendendo questa tecnologia una delle migliori disponibili sul mercato, sia dal punto dell’efficacia di filtrazione che dal punto di vista ecologico.
Come si ottengono i filtri ceramici per l’acqua? Viene realizzata una miscela composta da diverse sostanze tra cui le terre di diatomee, che viene colata in specifici stampi che vengono poi sottoposti ad essiccazione, a quel punto attraverso la cottura si riescono a formare dei pori di dimensione regolare che permetteranno poi la filtrazione fisico-meccanica.
Come avviene la filtrazione Eivavie?
Madre natura agisce in maniera saggia, l’acqua si filtra passando attraverso le rocce ed il terreno. La filtrazione ceramica emula questo processo naturale, con la differenza di lavorare molto più finemente. I filtri in ceramica Eivavie hanno una porosità di 0.2 micron. Considerando che un micron è 1 millesimo di millimetro significa che i nostri filtri hanno una porosità 5000 molte più piccola di 1 millimetro!
La filtrazione dell’acqua con i filtri in ceramica avviene in maniera fisico meccanica. L’acqua viene spinta attraverso i pori della ceramica e tutte le particelle di dimensione maggiore non passano e vengono bloccate. La pressione necessaria per generare questa pressione è quella presente all’interno dell’impianto idrico. I filtri in ceramica non richiedono quindi una pompa di pressurizzazione. In alternativa alcuni applicativi sfruttano la forza di gravità, l’acqua per caduta attraversa i pori del filtro e viene filtrata.
Il passaggio attraverso i pori causa una perdita di carico rallentando il flusso in erogazione dell’acqua. Ciò non è tuttavia un problema in quanto l’acqua filtrata con questo livello di finezza è pensata per esser utilizzata soprattutto per uso alimentare (bere e cucinare). In questi casi anche una portata ridotta è ampiamente sufficiente. Il flusso ottenibile è comunque maggiore rispetto ad altre tecnologie concorrenti.
Durante l’utilizzo del filtro ci si potrebbe accorgere di un rallentamento della portata. Per ripristinare il flusso originale è sufficiente pulire la superficie ceramica.
Cosa rimuovono i filtri Eivavie?
Tutte le particelle di dimensione maggiore rispetto ai pori della ceramica non passano e vengono filtrate. Tra esse abbiamo batteri come Escherichia Coli, Salmonella, Tifo, Colera, cisti come Giarda e Cryptosporidium, sedimenti, impurità, sporcizia, ruggine e anche le microplastiche.
A seconda delle esigenze si va poi ad integrare la ceramica con altre tecnologie. Ad esempio abbiamo inserito all’interno dei filtri un secondo livello di filtrazione a base di carbone vegetale pressato e di zeolite. In questo modo è possibile unire alla filtrazione meccanica le proprietà adsorbenti e di scambio ionico di questi materiali, andando a rimuovere anche eventuali residui chimici come fitofarmaci, metalli pesanti cloro e cloro derivati. Alcune delle nostre soluzioni sono anche ingegnerizzate per abbattere i pfas (pfoa e pfos).
I macro nutrienti (calcio, magnesio, potassio etc) vengono preservati.


I vantaggi della ceramica
La filtrazione ceramica dell’acqua rappresenta una scelta naturale ed efficace per ottenere un’acqua potabile più sicura e dal gusto eccellente. Realizzati con materiali di origine naturale, i filtri ceramici offrono un’alternativa ecologica e sostenibile, riducendo la dipendenza dalla plastica monouso. Grazie alla loro struttura innovativa, non solo migliorano notevolmente la qualità dell’acqua del rubinetto, rendendola più limpida e piacevole da bere, ma impediscono anche la proliferazione di batteri sulla loro superficie grazie a un’azione antibatterica potenziata, che mantiene il filtro sicuro e igienico nel tempo. Sono progettati per essere facilmente gestiti in autonomia, senza necessità di assistenza idraulica: l’installazione è semplice e veloce, e il sistema non richiede elettricità. Inoltre, la possibilità di lavarli periodicamente ne prolunga la durata, rendendoli una soluzione conveniente e affidabile per avere sempre a disposizione un’acqua pura e di qualità superiore direttamente dal proprio rubinetto.
Filtri ceramici vs altre tecnologie
Filtri in ceramica vs osmosi inversa
L’osmosi inversa e la filtrazione ceramica sono due tecnologie diverse per il trattamento dell’acqua. L’osmosi inversa, attraverso una membrana semipermeabile separa l’acqua in due parti: una scartata con impurità e minerali essenziali, e l’altra “purificata” ma priva di sali minerali. Questo processo comporta uno spreco significativo d’acqua, con i sistemi più moderni che eliminano una-due parti per ogni parte filtrata, e i più vecchi che ne scartano fino a sette. Inoltre, per funzionare, necessita di una pompa di pressurizzazione e di un collegamento elettrico, aumentando la complessità dell’impianto e richiedendo manutenzione obbligatoria da parte di tecnici specializzati. Sebbene in alcuni casi sia indispensabile, come nelle aree con infiltrazioni di acqua marina, nella maggior parte delle situazioni risulta superflua, poiché impoverisce l’acqua e necessita di un processo di remineralizzazione artificiale.
La filtrazione ceramica, invece, offre un’alternativa più semplice, naturale ed efficiente, senza sprechi d’acqua né bisogno di elettricità. Funziona esclusivamente con la pressione dell’impianto idrico e può essere gestita in autonomia, senza interventi tecnici. Inoltre, preserva i minerali essenziali dell’acqua, mantenendone le proprietà benefiche senza necessità di additivi artificiali.
Filtri in ceramica vs microfiltrazione con carboni attivi
I filtri a carboni attivi e la filtrazione ceramica hanno funzioni diverse nel trattamento dell’acqua. I carboni attivi sono particolarmente efficaci nell’assorbire cloro, pesticidi, composti organici volatili e altre sostanze chimiche responsabili di cattivi odori e sapori, migliorando così le caratteristiche organolettiche dell’acqua. Tuttavia, non tutti i filtri a carboni attivi sono uguali: quelli di bassa qualità o saturi possono rilasciare le sostanze assorbite, mentre quelli di alta qualità, come i carboni attivi sinterizzati, mantengono una buona capacità filtrante nel tempo. Un limite di questa tecnologia è la mancanza di una barriera fisica contro batteri e microorganismi, che possono proliferare nel filtro se non trattati adeguatamente.
La filtrazione ceramica, invece, offre una protezione più completa, trattenendo impurità, particelle e batteri grazie alla sua struttura microporosa inferiore a 0,2 micron. Inoltre, i filtri ceramici sono dotati di un’azione antibatterica che impedisce la proliferazione microbica sulla loro superficie, garantendo maggiore sicurezza. A differenza dei carboni attivi, la ceramica può essere lavata e riutilizzata, prolungandone la durata senza compromettere l’efficacia.
I filtri Eivavie combinano i vantaggi della ceramica con carbone vegetale e zeolite, ottenendo una filtrazione ancora più efficace. La ceramica garantisce una barriera contro batteri e particelle, mentre il carbone vegetale migliora il gusto e l’odore dell’acqua assorbendo contaminanti chimici. La zeolite, infine, contribuisce a trattenere metalli pesanti e ammoniaca, offrendo un’acqua più pura e sicura senza alterarne la composizione naturale. Questa combinazione permette di ottenere un’acqua di alta qualità senza sprechi, senza necessità di elettricità e con una gestione completamente autonoma.
Domande frequenti
La durezza dell’acqua si misura in gradi francesi (°f) e indica la concentrazione di carbonato di calcio e di magnesio disciolto. Si distingue in:
- Durezza temporanea: dovuta ai bicarbonati di calcio e magnesio, che precipitano sotto forma di carbonati quando l’acqua viene riscaldata, formando il caratteristico calcare.
- Durezza permanente: dovuta ai solfati e cloruri di calcio e magnesio, che non precipitano con il riscaldamento e rimangono disciolti nell’acqua.
Per abbattere la durezza dell’acqua è possibile scegliere l’unità di filtrazione acqua Duo con filtro in ceramica e carbone vegetale pressato abbinato ad un prefiltro calcare che è in grado di abbattere la durezza dell’acqua rendendola più morbida, leggera e priva di calcare.
L’unità Duo è disponibile sia sopra lavello (Hcp Double) che sotto lavello con il pacchetto unità duo + rubinettino aggiuntivo ed il pacchetto unità duo + miscelatore a tre vie.
Qualora ci fossero ulteriori problemi da risolvere è possibile aggiungere un terzo prefiltro in serie. Ad esempio filtro in ceramica e carbone vegetale + prefiltro nitrati + prefiltro calcare. Questa configurazione è disponibile acquistando l’unità TRIO (pacchetto Unità Trio+rubinettino aggiuntivo).
Un’acqua dura può portare alla formazione di depositi e residui di calcare ma non è normalmente dannosa per l’organismo.
Sì, le microplastiche (da definizione particelle tra 1 micron – 5mm) sono rimosse in maniera assoluta dai filtri ceramici di Eivavie. La filtrazione avviene in maniera fisico meccanica, le microplastiche non passano in quanto sono di dimensione maggiore rispetto ai pori della ceramica (0.2 micron).
Sì, il Piombo è rimosso dall’acqua grazie al carbone pressato con Zeolite presente all’interno dei filtri Eivavie. Il Piombo è eliminato al 99,99%
Sì, i batteri Enterococchi di dimensione compresa tra i 0,6 e i 2,5 µm sono rimossi dai micropori da 0,2µm della ceramica dei filtri Eivavie.
Gli Escherichia Coli sono batteri comunemente presenti all’interno del nostro intestino. Alcuni ceppi di questi batteri risultano però pericolosi perché possono portare diarrea e infezioni urinarie etc
Secondo il decreto legislativo n.31 del 2001 l’acqua è destinata al consumo umano se gli E.Coli presenti nell’acqua sono pari a 0.
La speciale ceramica dei filtri Eivavie è in grado di rimuovere i batteri E.Coli al 99,99%.
La frequenza di sostituzione dei filtri varia a seconda del modello. Nella maggior parte dei casi, i filtri devono essere sostituiti ogni 6 mesi o dopo 2.300 litri d’acqua, a seconda di quale condizione si verifichi per prima. Per garantire la massima efficacia nella purificazione dell’acqua, ti consigliamo di seguire le indicazioni specifiche del filtro che utilizzi.
Ogni acqua ha caratteristiche diverse, quindi è importante scegliere il filtro più adatto in base alla qualità dell’acqua che devi trattare. In generale, consigliamo di installare il nostro filtro a base di ceramica e di carbone vegetale pressato, capace di rimuovere un’ampia gamma di contaminanti e garantire un’acqua buona e sicura.
Tuttavia, in alcuni casi particolari, potrebbe essere necessario un sistema con prefiltro o un modello specifico in base alla presenza di determinati contaminanti. Se hai dubbi sulla scelta del filtro più adeguato, ti invitiamo a contattarci per una consulenza personalizzata. Saremo lieti di aiutarti a individuare la soluzione più efficace per la tua acqua.
I filtri Eivavie nella versione SI rallentano il processo di formazione del calcare andando ad inibirne la formazione e riducendo macchie ed incrostazioni.
I filtri ceramici non sono progettati per rimuovere i sali minerali. La durezza dell’acqua, responsabile della formazione del calcare, è causata principalmente dai sali di calcio e magnesio presenti nell’acqua.
Per rimuovere il calcare in modo efficace, esistono due soluzioni. La prima consiste nell’installare un filtro ceramico con funzione SI, che inibisce il calcare, rallentandone il processo di formazione. La seconda opzione è installare un sistema Duo con pre-filtro anticalcare. Il pre-filtro impiega una resina a scambio ionico in grado di trattenere parzialmente il calcio e il magnesio, riducendo così la durezza dell’acqua e prevenendo la formazione di calcare.
In questi casi molto probabilmente durante l’installazione si è dimenticato di togliere l’involucro plastico a protezione della candela ceramica. Bisogna aprire l’alloggiamento, rimuovere l’imballo e avvitare la candela nell’apposito filetto. E’ consigliato leggere bene le istruzioni prima di ripetere la procedura di installazione.
Al primo utilizzo del filtro, è molto importante effettuare il processo di condizionamento per garantire il corretto funzionamento del filtro a candela. Devi lasciare scorrere l’acqua per 10 minuti (come indicato nelle istruzioni di montaggio), attendere 24 ore e poi farla scorrere nuovamente per altri 10 minuti. Questo processo è essenziale sia quando installi il filtro per la prima volta sia ogni volta che lo sostituisci.
Se continui a notare particelle in sospensione, molto probabilmente si tratta di microbolle d’aria. Se lasci il bicchiere fermo per 5-10 secondi, vedrai che le bollicine scompariranno spontaneamente.
Si tratta di un fenomeno normale, che tende a scomparire naturalmente nel giro di una o due settimane di utilizzo del filtro.
Non esiste l’acqua, esistono le acque. Ogni acqua ha le sue caratteristiche, ogni acqua ha il suo sapore.
Il sapore dell’acqua è dato dal mix di sali minerali contenuti al suo interno. Un’acqua con un residuo fisso molto basso avrà un sapore molto diverso da un’acqua minerale o un’acqua ricca di sali minerali.
I filtri ceramici vanno a rimuovere i gusti cattivi dell’acqua, ad esempio il gusto di cloro; ma non togliendo i sali minerali, non vanno a modificare il sapore dell’acqua.
Il consiglio è di apprezzare l’eterogeneità tra le acque e le caratteristiche uniche di ogni acqua.
Grazie alla sterilizzazione automatica, le nostre candele in ceramica non saranno danneggiate dal non utilizzo per un periodo di tempo. Se l’uso normale del filtro viene interrotto da festività o ferie, la crescita di batteri eterotrofi innocui potrà provocare un gusto “piatto” o “stantio” per un periodo di tempo quando si riprende l’uso del filtro. Ciò è particolarmente vero per gli elementi filtranti che contengono carbone attivo come Super Sterasyl® (contiene carbone attivo granulare), Supercarb®, Chlorasyl® e Ultracarb® (entrambi contengono un nucleo di carbone attivo estruso).
Dopo un periodo prolungato di inattività fare scorrere l’acqua per qualche minuti dopo dovrebbe eliminare il problema.
L’alloggiamento del filtro si pulisce meglio svitando il corpo dalla testa e pulendo la superficie e l’interno del corpo con un panno morbido inumidito con acqua calda. È importante non tentare di pulire la testa del filtro. Ciò potrebbe causare contaminazione dell’acqua filtrata.
Sì, le candele in ceramica Doulton® sono prodotte con materiali naturali al 100% e possono essere smaltite come materiale di riempimento.
Il leggero aumento del pH dell’acqua passata attraverso i filtri ceramici è dovuto alla presenza del minerale Wollastonite nella ceramica. La wollastonite è leggermente solubile e alcalina, quindi può dissolversi parzialmente nell’acqua che passa attraverso il filtro causando una minima ed innocua variazione del pH. L’OMS non ha proposto alcun valore indicativo per la salute del il pH nell’acqua potabile, sebbene le note di accompagnamento delle linee guida affermino che l’intervallo di pH è spesso compreso tra 6,5-9,5.
Sì, il blocco regolare può essere semplicemente dovuto alla torbidità o alle particelle presenti alla fonte di approvvigionamento dell’acqua. Ciò dimostra che il filtro funziona in modo efficiente; è la ceramica che filtra i contaminanti e quindi si riduce il flusso d’acqua. In questo caso può essere utile utilizzare un pre-filtro a monte del filtro ceramico (vedi prefiltro impurità). Ciò impedisce che la candela si blocchi troppo rapidamente; minimizza la pulizia e prolunga quindi la durata del filtro ceramico.
I filtri Eivavie vanno sostituiti ogni 6 mesi o 2300 litri: vale la prima delle due condizioni ad essere raggiunta.
Per impianti domestici, a meno che non si abbia una famiglia molto numerosa (più di 4 persone), normalmente vale la prima condizione, 6 mesi. Se si installa un’unità di filtrazione sotto lavello viene fornito un rubinettino o un miscelatore a tre vie con led indicatore di sostituzione del filtro.
In caso di famiglia numerosa oppure di attività commerciale, si consiglia l’installazione di un contalitri in grado di determinare quando vengono raggiunti i 2300 litri.
Questa è la prova fisica che sta filtrando con successo i contaminanti che nella maggior parte dei casi sono invisibili a occhio nudo. Le proprietà microporose della ceramica non fanno passare i contaminanti che altrimenti si troverebbero nell’acqua. Il colore della candela varierà a seconda di quali contaminanti sono presenti nell’acqua in entrata. La candela tornerà al suo bianco ceramico seguendo le semplici fasi di pulizia come spiegato sopra.
L’operazione di pulizia è molto semplice, richiede al massimo 10 minuti. E’ necessario dapprima rimuovere il filtro dal contenitore, dopodiché è sufficiente fregarlo con una spugnetta leggermente abrasiva sotto l’acqua corrente. Attenzione a tenere sempre il beccuccio filettato del filtro verso l’alto; essendo la via d’uscita dell’acqua filtrata è bene che non ci finisca niente dentro.
La migliore indicazione è quando il flusso d’acqua filtrata in uscita diventa notevolmente inferiore al normale. Questa riduzione del flusso è dovuta ai contaminanti che si sono gradualmente depositati sulla superficie ceramica bloccando il percorso dell’acqua.
Questo dimostra che l’elemento ceramico sta filtrando con successo i corpi estranei.
Un’altra considerazione è il colore. Quando è nuovo, il filtro ceramico è di colore bianco; con l’uso il colore cambia in seguito alla filtrazione dei contaminanti. Per prestazioni ottimali, pulire come spiegato nella domanda di seguito.