- Cos’è il Tetracloroetene?
- Come rimuovere il Tetracloroetene dall’acqua?
- Il caso di Montoro
- Conclusione
Cos’è il Tetracloroetene?
Il tetracloroetene, o tetracloroetilene o percloroetilene (PCE), è un solvente organico clorurato con formula C2Cl4, molto utilizzato in vari settori industriali per le sue proprietà di solubilità nei grassi e oli:
– Lavanderie a Secco: Il solvente primario per la pulizia dei tessuti.
– Industria Manifatturiera: Sgrassaggio dei metalli, produzione di plastificanti e adesivi.
– Elettronica: Pulizia di componenti elettronici.
Nonostante la sua efficienza, il tetracloroetene presenta rischi significativi:
– Tossicità: Esposizione acuta o cronica può causare irritazioni, danni a organi come fegato e reni, e potenziali effetti cancerogeni secondo l’International Agency for Research on Cancer (IARC, Gruppo 2A).
– Ambiente: Persistenza nel suolo e nelle acque, con conseguenti impatti sulla biodiversità e sulla salute pubblica.
Vedi il documento del ministero della salute
Rimozione del Tetracloroetene dall’acqua
Per la rimozione di questo contaminante, una soluzione promettente è l’uso di filtri a candela con un design specifico:
– Filtri a Candela: Questi filtri combinano una struttura a ceramica spessa 7 mm con un involucro che ricopre uno strato interno di carbone vegetale pressato. La ceramica funge da supporto robusto e poroso, mentre il carbone vegetale adsorbe efficacemente il tetracloroetene, offrendo un abbattimento superiore al 99%. Questo metodo è apprezzato per la sua efficacia e sostenibilità ambientale.
Scopri le soluzioni disponibili
Il Caso di Montoro: Tetracloroetene nell’acqua potabile
Montoro, in provincia di Avellino, Campania, è diventato un caso emblematico di contaminazione da tetracloroetene:
– Scoperta dell’Inquinamento: Nel 2014, l’ARPA Campania ha identificato livelli di tetracloroetene oltre i limiti consentiti nell’acqua dell’acquedotto Alto Calore, portando alla sospensione dell’uso dell’acqua potabile. A fine 2024 si è verificata una nuova emergenza, i livelli di tetracloroetene erano nuovamente superiori ai limiti consentiti.
– Reazioni e Misure: Le autorità hanno emesso ordinanze restrittive sull’uso dell’acqua. Filtri a carboni attivi sono stati installati ma con risultati non sempre soddisfacenti.
– Impatto sulla Comunità: La popolazione ha dovuto gestire l’emergenza, con ricadute sulla vita quotidiana e le attività locali. La discordanza tra i dati ufficiali e le percezioni locali ha alimentato incertezza.
Conclusione
L’incidente di Montoro evidenzia la necessità di vigilanza costante sulle risorse idriche, trasparenza nelle comunicazioni e l’implementazione di tecnologie avanzate per la gestione dell’inquinamento chimico. Questo caso studio serve come lezione per altre comunità sull’approccio alla prevenzione e alla risoluzione delle emergenze ambientali.
Questo articolo intende informare e sensibilizzare sull’importanza della gestione dell’inquinamento da tetracloroetene, con un focus sul caso di Montoro e le soluzioni tecnologiche disponibili.
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